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Entrevistita a Claudio Coppola

By jpe 7 ans ago

Gz- ¿Qué te cansa en el medio del Tango?

CC- Il tango mi va bene come é, sono le persone che mi stancano un po’: quelli che si lamentano sempre, quelli che credono che il proprio tango debba essere il tango di tutti…

Gz- ¿Dónde y con quién descubriste el tango?

CC- l’ho scoperto a Cesena, in Italia. I miei primi maestri erano Maria Trubba e Javier Antar.

Gz- ¿El futuro del tango, según vos, por dónde pasa?

CC- Il tango cambia con la società, dove andrà dipende da dove va la società, quindi non vedo molti segnali positivi. Ma non si può mai sapere, magari il tango sarà la roccaforte, l’oasi dove potremo ritrovare alcuni modi di essere e di relazionarsi che non saranno più di moda nella società.

Gz- Un buen recuerdo y un mal recuerdo

CC- buon ricordo: la prima volta che una ragazza mi ha abbracciato con un abbraccio chiuso. Un cattivo ricordo: non ne ho, col tempo i ricordi diventano tutti buoni per qualcosa. Forse un momento brutto é stato quando ho capito che  » me voy  » non significa « mi vuoi » ma  » me ne vado » .

Gz- ¿3 tangos / 3 orquestas / 3 bailarines ?

CC- esta noche de luna, sin palabras, confesión /
Di Sarli, Troilo, Canaro /
Moira Castellano, Carlitos Espinoza, Julio Balmaceda.

Gz- ¿Cuál es la mejor manera de terminar una milonga ?

a) con los pies doloridos de tanto bailar. 
b) buscando un after.
c) desayunando.
d) con alguien
e) otra, precisar :

CC- Tutte insieme contemporaneamente.

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